FATTORI UNIVERSALI Il costante degrado delle facciate è causato da molti fattori, di natura spesso diversa, che incidono negativamente sull’estetica dell’edificio. Tra i più comuni sono quelli riconducibili agli eventi atmosferici quali pioggia, vento, neve, gelo, disgelo, salsedine e irraggiamento solare. Determinante anche l’azione degenerativa di agenti inquinanti quali smog, ceneri da combustione e fumi. Particolarmente dannosi sono i depositi superficiali di materiali estranei quali polveri, terriccio, pollini e guano. Tali accumuli, in presenza di umidità, rappresentano l’habitat ideale per la nascita, la crescita e il proliferare di microrganismi biologici quali muffe e alghe. Tali fenomeni sono alimentati ed esasperati dai mutamenti climatici e dal costante aumento dell’inquinamento. Per difendere l’edificio da tutti questi agenti degeneranti è fondamentale che la finitura, strato ultimo di protezione della facciata, rimanga asciutta e pulita il più a lungo possibile. LO STRESS DELLE PROGETTAZIONI MODERNE Le progettazioni storiche hanno sempre tenuto conto del contesto in cui gli edifici dovevano essere realizzati, prevedendo quindi elementi architettonici atti a proteggere e preservare lo stato di salute delle facciate (sporti di gronda, coperture inclinate, aggetti ecc ecc…). Oggi le nuove concezioni progettuali, il design e i moderni canoni estetici, fanno sì che le facciate degli edifici risultino sempre meno protette e sempre più esposte ad ogni tipo di agente degenerante. Inoltre la crescente attenzione ad una coibentazione efficace, ha incentivato e diffuso l’utilizzo di sistemi termoisolanti “a cappotto”. Questi sistemi determinano lo spostamento del punto di rugiada all’esterno del “pacchetto” murario, mettendo a dura prova la finitura esterna e rendendo indispensabile la massima protezione possibile dall’aggressione di muffe e alghe. IL DEGRADO DELLE FACCIATE PER QUESTI MOTIVI È FONDAMENTALE SCEGLIERE FINITURE CHE SIANO PENSATE E PROGETTATE PER FRONTEGGIARE LE SFIDE MODERNE.
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