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La certi cazione energetica degli edi ci è stata introdotta in Italia nel 2005 dal Dlgs 192 e attuata pienamente con l’emanazione , a giugno 2009, dalle Linee Guida Nazionali sulla Certi cazione Energetica degli Edi ci (DM 26 giugno 2009). La certi cazione ha lo scopo di informare l’utente nale/acquirente di un immobile sulle prestazioni e le caratteristiche energetiche dell’immobile stesso. Per cui ogni edi cio e ogni singola unità immobiliare deve portare un’”etichetta” con l’indicazione della propria classe di ef cienza energetica. Proprio come già avvenuto per gli elettrodomestici, questa certi cazione ha lo scopo di favorire la diffusione di alti standard qualitativi dal punto di vista energetico e permette all’utente nale di compiere una scelta consapevole. L’attestato di prestazione energetica deve essere redatto da un professionista abilitato nel rispetto delle norme imposte dalla regione di competenza e dalla Legge nazionale ed ha validità massima di 10 anni a partire dal suo rilascio. Nell’attestato vengono indicati la classe energetica di appartenenza dell’edi cio e i possibili interventi migliorativi che potrebbero incrementarne l’ef cienza. Le Leggi Nazionali e Regionali sull’ef cienza energetica degli edi ci prescrivono limiti da rispettare e obiettivi da raggiungere diversi cati in base al livello di intervento sugli edi ci. Per gli edi ci nuovi o ristrutturati in maniera importante viene richiesta una buona prestazione energetica globale (basso fabbisogno energetico). Per gli interventi parziali viene richiesto di adottare tecnologie (di involucro o impiantistiche) tali da garantire buone prestazioni ai componenti oggetto di intervento.
Il parametro che esprime il livello di isolamento di una struttura è la trasmittanza termica U (W/m2K), che esprime l’attitudine di una struttura a trasmettere il fl usso di calore. Questo è uno dei parametri su cui le vigenti normative sull’effi cienza energetica fi ssano un limite: in caso di intervento su strutture opache di edifi ci esistenti, la trasmittanza fi nale postintervento deve risultare più bassa di un certo valore limite. Questo valore varia in base alla zona climatica in cui si trova l’edifi cio. Il territorio italiano è diviso in 6 zone climatiche dalla A (la più calda) alla F (la più fredda) : tanto più l’edifi cio si trova in una zona climatica fredda, tanto più il limite di trasmittanza sarà basso, cioè dovrà essere incrementato l’isolamento termico.