Impregnante per legno
Definizione e generalità
Comunemente s’intende con questo termine la materia fornita da quella parte del tronco e dei rami degli alberi che si trova sotto lo strato corticale ed è un tessuto strutturalmente complesso che comprende diversi tipi di cellule viventi e non viventi.
Gli elementi più caratteristici sono:
- i vasi (trachee o tracheiti) che hanno la funzione estremamente importante di condurre l’acqua e i sali in essa disciolti dalle radici alle parti verdi
- gli elementi di sostegno, o fibre
- cellule parenchimatiche, connesse con svariate attività vitali.
Gli elementi possono continuare a funzionare per un certo numero di anni dopo di che finiscono col cessare di servire al trasporto della linfa greggia e su essi si depositano sostanze coloranti, generalmente scure, per cui la parte interna (più vecchia) appare più scura ed è più compatta, essa prende il nome di durame o massello, mentre la parte esterna costituita da elementi funzionanti come conduttori, è più chiara e meno compatta, e prende il nome di alburno.
Il legno contiene in media 49,5% di carbonio, 6,2% di idrogeno, 43,9% di ossigeno, 0,5% di azoto, 0,5% di ceneri.
Il colore del legno è assai variabile, in alcune piante bianco (agrifoglio, ippocastano, tiglio), nero (massello dell’ebano), in altre ocra (cipresso, sambuco, olivo), ferroso o mattone (quercia, tasso, ciliegio, mogano) bruno (noce, teak) ecc.
Il legno viene impiegato anche per costruzioni edilizie, pavimentazioni, costruzioni idrauliche e navali. Per costruzioni edilizie si impiegano il larice, il rovere, il pino, l’abete rosso e bianco.
Alterazione e conservazione
Il legno resiste abbastanza bene all’azione della luce e dell’aria secca. All’aria umida subisce invece lentamente una decomposizione per l’intervento di funghi, diventando friabile e trasformandosi a poco a poco in sostanze umiche.
Esso va soggetto ad alterazioni dovute a microrganismi che, ove siano favorevoli le condizioni ambientali, attaccano il legno disgregandone i tessuti, che risulteranno così cariati, marciti, fradici.
Intaccano e rodono il legno taluni insetti (detti xilofagi) e quando esso è tenuto sott’acqua anche certi molluschi e crostacei.
Azione preservatrice viene esercitata in parte dalle resine, dalle sostanze tanniche e dagli oli essenziali, per cui i legni ricchi di queste sostanze si conservano più a lungo.
Per prolungare la conservazione si è soliti impregnarlo con sostanze adatte che impediscono lo sviluppo dei microrganismi.
Il procedimento più semplice consiste nella verniciatura con liquidi oleosi adatti ad essere assorbiti dal legno contenenti sostanze specifiche che esercitano un azione di conservazione e protezione.